Le Cinque Sale

Scopri le Sale del Museo
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Quando muore un Millennio e quello nuovo si affaccia, uno spirito aperto e sensibile si dondola su varie inquietudini, e tra nostalgia ed aspettative medita possibili metamorfosi. Ma ognuno ha la sua particolare situazione: è arduo realizzare quel nuovo che si vorrebbe. Perchè le cose da fare o disfare sono tante, varie e proprio tutte belle. Una vita sola certo non basta, e neppure due o tre. Quindi... per non privilegiare o mortificare nessuna intenzione, l'operazione Artistica si è dipanata (in questa ricerca del primo decennio del millenio) in un campo che le racchiude tutte: la PUREZZA!

Nelle Arti Visive l'astrazione parrebbe una decisa fuga da quello che l'occhio vede; credo, invece, sia a dir poco stimolante per aprire, senza preconcetti o miopie, spazi nuovi e puri, accentuare e approfondire quell'antico richiamo del cuore che ognuno sente. Quasi un azzeramento dell'ARTE per ripartire dal qui e ora, con rinnovate emozioni scaturite dal travaglio di epocali cambiamenti dell'oggi, per rigenerare l'Arte... e perchè no, anche l'uomo.

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Scopri le Nostre Sale

Quattro sale ed uno "spazio"
500

1° Sala

La prima sala del museo è dedicata a Rubens Fontanesi, con una ricerca sulla PUREZZA. L'Arte visiva che prova a farsi linda, chiara e pura, e perchè no, speriamo duratura. Perchè la purezza parte dall'uovo, quindi dalla nascita, con un pò di Speranza, deve o dovrebbe inebriare attraverso i suoi colori e profumi più eccelsi, quello che poi nel bene e nel male diverrà. Questo non è soltanto bello, ma... se poi si sconfina in più generi artistici ormai consacrati, data l'importanza del tema, sarà un male minore, certamente perdonabile.
1800

2° Sala

Nella seconda sala viene presentata una ricerca degli anni '80 sul "vuoto". ( ... non inteso come sensazione crepuscolare, bensì come il primo dirompente stimolo al filo del sapere. quel vuoto che non è regola, neppure principio nè fine, che non è tutto, ma è in tutto).
Sono stati tanti gli anni che mi hanno impegnato in questa laboriosa ed affascinante sfida nei territori enigmatici di tante astrazioni che mi sfuggivano, o non volevano farsi comprendere.
2100

3° Sala

Nella terza sala sono esposte le fotografie di Davide Fontanesi che vogliono essere digitalizzazioni di tante sensibilità. Ottavio Borghi ne illustra l'operato. Davide piega al suo volere tutte le potenzialità del mezzo fotografico con lo scopo di rendere visibili tante altre facce della realtà, quasi volesse trasmettere un messaggio su ipotizzabili sviluppi, sia dal punto di vista estetico che morale, di figure e scene nitidamente visibili nella loro attualità. in questo modo, padroneggiando la fredda tecnologia gli è concesso dare libero sfogo alla sua intelligenza e alla sua creatività ricavandone espressioni suggestive, che allontanandosi dal reale stimolano l'osservatore a ipotizzare immagini e situazioni in continua evoluzione.
3000

4° Sala

Nella quarta sala uno scorrere di piccole opere spaziano dal serioso al capriccio, e dall'euforico a quell'invincibile poetare nostalgico che non si può dimenticare. Memorie di un passato superbamente ed intensamente vissuto. Alla fine del tragitto un divano, perchè dopo la rifioritura della pace nello spirito, il riposo del corpo va incontro alla gioiosità.
2800

5° "spazio"

Questo spazio in realtà non c'è! Esiste solo a dire il vero, grandissimamente ed imperituro in modo virtuale. un luogo dove ognuno di noi dopo il percorso in questo 2Museino" ed affrancati un poco sul divano, ci si ritrova nella dimensione più interessante e gravida di grandezze; il luogo interiore, ed è l'eccellenza in assoluto: se stessi! ed è qui nel muto parlar con se' stessi che si cerca di far i conti (in un terreno mondato da troppe sovra-sottostrutture arzigolate, che distolgono dal nostro puro grande vero) con l'unicità del nostro essere, del nostro sentire: l'immenso. Approfondire queste opere con questo spirito, serve tra l'altro per inoltrarci nel profondo di quelle gioie scintillanti che ci inebriano nel loro mistero pieno di pace che ognuno ha racchiuso in se'. Quest'arte dai petali poetici con le sue melodie un poco fuori dai canoni accademici tradizionali, sussurra e si dibatte con le sue intenzioni e con il linguaggio dei colori, colori più grandi dei grandi; quelli che da sempre ci portiamo dentro naturalmente, e nessuno mai spegnerà.
fontanesi rubens e davide

Rubens e Davide fontanesi

Rubens e Davide Fontanesi

IL MUSEO

Cinque sale in cui a rotazione saranno esposte inizialmente opere visive, pitto-scultoree e fotografia prodotte in quarant'anni di attività artistica poetica e culturale, una convinzione cementata da un naturale e tenace richiamo alla genetica del Maestro Antonio Fontanesi


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