rubens fontanesi

Rubens Fontanesi

Il mio sentiero creativo si sviluppa con singolare accentuazione espressiva in quella magica dimensione che è la "Poetica del Vuoto"

Una linea di orientamento culturale ed operativo lontana da quella che può essere considerata come l’identità occidentale del pensiero estetico e filosofico. Emblematica da questo punto di vista è la concezione che il pensiero orientale ha per il vuoto, il nulla, e come poi esso alimenti l’evoluzione artistica, per esempio nei tratti più suggestivi della pittura cinese, in cui il paesaggio sembra essere sospeso o emergere da dimensioni sconosciute.

This is Me

" ... fusione di realtà e fantasia, di immaginazione e lucidità ... "
Arte
Poetica del Vuoto
Linguaggio Onirico
//www.promoartitalia.it/wp-content/uploads/2015/12/1100.jpg

Il Sentiero creativo

Ma al di là di queste sintonie o affinità, Rubens Fontanesi approfondisce il suo percorso visivo e concettuale con una sua personale impronta. Innanzitutto occorre considerare che nei suoi interventi spesso sussiste la compenetrazione di pittura e scultura, due tecniche che nel suo caso non confliggono ma si fondono nel determinare struttura e valore dell’opera. Centrale nel pensiero di Rubens Fontanesi è l’assolutezza dello spazio, di uno spazio che è il Tutto che si genera e al tempo stesso genera e con il quale il linguaggio dell’arte si deve per forza di cose confrontare.

Pertanto l’artista nelle sue immagini si pone distante dalla figurazione tradizionale per ricercare, invece, quell’essenzialità del vuoto, in cui la poesia trova la sua più autentica armonia. In questa enigmatica dimensione le cose, la realtà stessa della materia perdono la loro oggettiva consistenza per divenire puri fantasmi, evocazioni di un infinito ciclo vitale, in perenne evoluzione, di cui noi possiamo cogliere impercettibilmente il senso solo con le armi della simbologia, della sua lancinante seduzione. Infatti l’artista non adopera gli strumenti classici della semplice rappresentazione, non lavora su ciò che oggettivamente vede e constata, ma sul divenire delle forme, sulla loro primigenia e primordiale energia, prima che le cose acquistino la configurazione che si è soliti attribuire loro con la normale percezione.

Rubens Fontanesi quindi predilige il linguaggio onirico, con la sua fusione di realtà e fantasia, di immaginazione e lucidità. Le sue composizioni rivelano una pluralità di segni e di sensi, di pensieri ed evoluzioni, non possono, quindi, essere considerate naturalmente da un punto di vista esclusivo. La realtà è sempre in perenne trasformazione ed è compito dell’artista, con il suo pensiero, le sue opere, entrare in questo flusso, di lasciarsi liberamente coinvolgere senza schemi già consolidati o prestabiliti a priori. Tuttavia l’inventiva di Rubens Fontanesi non è volta al puro caos o caso. Infatti egli è consapevole che questa globale evoluzione, che travalica lo spirito delle varie epoche, pur nei suoi inevitabili e non previsti cambiamenti, abbia tuttavia un senso un suo sottile filo di Arianna che gli artisti, ma sarebbe da dire qualsiasi persona sensibile, devono continuare a seguire e riavvolgere.

Da un punto di vista più strettamente tecnico il lavoro dell’artista rivela assonanze con l’informale, con alcuni aspetti dello spazialismo, ma trattasi di orientamenti e classificazioni che hanno un’utilità puramente discorsiva, restando infatti l’esperienza espressiva di Rubens Fontanesi del tutto personale. L’artista si rivela una sorta di alchimista che gioca con la materia, ne indaga le potenzialità espressive, avvalendosi di una tecnica oramai consolidata. Da queste premesse scaturisce una poetica che l’artista sviluppa con una lucida coerenza senza sottostare all’imperativo delle mode e delle tendenze devianti. L’arte ha il compito di riconciliare l’uomo con se stesso e con la natura, senza perseguire i dettami di un’estetica astratta. Ecco allora che la parola armonia, così magnetica e suggestiva, risuona nelle opere di Rubens Fontanesi di nuovi stimoli e battiti perché sottratta a condizionamenti ed imposizioni. Il senso di un magico mistero si innerva nelle opere dell’artista, conferisce loro il suo lucido suggello, aprendo la strada a nuove ipotesi di conoscenza e di vita.

di Aoristias su ArteCultura

" ... Il mio sentiero creativo si sviluppa con singolare accentuazione espressiva in quella magica dimensione che è la "Poetica del Vuoto ... "

Il Museo

di Fontanesi Rubens e Davide

Museo! Parrebbe un azzardo, ma tanto tanto pieno di fiori neri e scarlatti, che danzano nei loro profumi che ci rincorrono ed ammagliano; è l'aura di quel grande Maestro del suo tempo che fu antonio Fontanesi; per grazia ricevuta nostro bisavolo, gran pittore ed ccademico di Torino, nato a Reggio Emilia nel 1818 dove una grande piazza onora il suo nome.

Diciamo allora, per tornare a noi, che è un ...MUSEINO.

Scopri le nostre cinque sale
//www.promoartitalia.it/wp-content/uploads/2015/12/3000.jpg

RUBENS FONTANESI

L'astrazione parrebbe una decisa fuga da quello che l'occhio vede; credo, invece, sia a dir poco stimolante per aprire, senza preconcetti o miopie, spazi nuovi e puri, accentuare e approfondire quell'antico richiamo del cuore che ognuno sente.


© 2016 - Promo Art Italia - C.F. 93058300208

Powered by "MT Creazioni Web"